From repubblica.it Jorkyball:
il calcio in 'gabbia' che sogna di diventare uno sport
Le sue origini risalgono agli anni Settanta quando, durante gli allenamenti di calcio, ci si chiudeva in un piccolo campo chiuso per affinare tecnica e reattività. A Villa Borghese, a Roma, si sta disputando il torneo per scegliere le coppie che voleranno ai Mondiali in Canada. "Ma il nostro primo obiettivo è l'aggregazione sociale"
ROMA - Era stata inventata da Corrado Orrico, alla fine degi anni Settanta, per migliorare la tecnica e la reattività dei giocatori della Carrarrese. Ha raggiunto perfino Appiano Gentile, quartier generale dell'Inter, da dove l'allenatore è passato nel 1991. Adesso la 'gabbia', un campo di calcio in miniatura con porticine e pareti, vuole trasformarsi in uno sport indipendente da praticare in circoli e palestre. E, per adeguarsi ai tempi che corrono, si è data un nome inglese: jorkyball.
IL TORNEO DI ROMA CON VISTA MONDIALE - Il Mondiale in Canada si avvicina (4-7 luglio) e presto si conosceranno i vincitori del torneo di Villa Borghese, a Roma, che voleranno oltreoceano con una wild card per prendere parte alla competizione. Il 25 aprile si disputeranno le semifinali e le finali dei tornei per uomini, donne e ragazzi under 17. Le eliminatorie si sono disputate nel weekend e hanno visto protagoniste tutte le persone che si sono presentate in scarpette e pantaloncini ai campi di gioco allestiti nel Galoppatoio. La Federazione italiana di Jorkyball, insieme ad altre 30 di altre discipline, è ospitata nel
Villaggio della Terra allestito per l'Earth Day, una delle più importanti manifestazioni ambientaliste.
COME SI GIOCA - Due contro contro due, un attaccante e un portiere che non può usare le mani, si sfidano in un campo di 50 metri quadrati, lungo dieci metri e largo cinque. Tutto intorno reti di protezione che impediscono alla palla di uscire. Ci si ferma soltanto quando la palla finisce in gol, per punire un tocco di mano o per sanzionare un fallo. Vince un set chi segna 7 gol e conquista la vittoria chi si aggiudica due set su tre.
DOVE VIENE PRATICATO - I francesi sono i maestri di questo sport, oltre ad esserne gli inventori. Alla Federazione internazionale, privata, se ne sono associate 12 nazionali, tra cui quella italiana, portoghese, ungherese, polacca, canadese e giapponese, dove il jorkyball sta spopolando. Nel mondo ci sono 150 club, 15 sono in Italia. In Francia si disputa un campionato vero e proprio, mentre nel nostro Paese si organizzano dimostrazioni con cadenza annuale.
RICORDI D'INFANZIA - "Più che dall'esercizio usato negli allenamenti di calcio - spiega Leonardo Giangreco, ceo di
3bble, l'azienda che costruisce i campi da gioco e che organizza i tornei, oltre ad essere lo sponsor principale della Federazione italiana jorkyball - l'ispirazione di questo sport è l'infanzia. Chi di noi non ha giocato in spazi stretti e raffazzonati creati in camera tra il letto e la libreria o nel cortile di casa? E la possibilità di allestire il terreno di gioco in un ambiente chiuso, ci permette di tornare bambini per mezz'ora".
SOCIAL FITNESS - Oltre a circoli e club, il jorkyball si presta bene a essere praticato nelle palestre. "Per giocare bastano quattro persone, molte meno delle dieci per il calcetto o delle 22 per una partita di calcio. È uno sport
moderno - spiega Giangreco - perchè ti costringe, per una buona mezz'ora, a essere sempre in movimento e a stare concentrato sul pallone. Essendo molto divertente, facilita anche l'interazione tra persone che cinque minuti prima di entrare nella gabbia non conoscevano l'uno neanche il nome dell'altro. Il nostro obiettivo, oltre a quello di far crescere il jorkyball come sport in senso agonistico, è quello di farlo proliferare come mezzo di aggregazione".